giovedì 26 maggio 2011
Al referendum del 12 e 13 giugno 2011 Si Vota Sì
Il quesito referendario sul nucleare chiede di abrogare le norme in base alle quali, ignorando il verdetto del referendum del 1987, il governo si apprestava a costruire nuove centrali nucleari in siti decise in totale autonomia e segretezza, senza nemmeno chiedere il parere delle popolazioni che abitano quelle località. Di fronte al rischio di essere battuto nelle urne, il governo ha varato una legge truffa che congela per uno o due anni la situazione lasciandosi però le mani libere per poter riprendere senza colpo ferire la costruzione delle centrali una volta finita la moratoria.
Il quesito sul legittimo impedimento chiede di abrogare completamente la legge, eliminando quindi anche le parti che erano state “salvate” dalla sentenza della corte costituzionale. In base a quella sentenza, il presidente del consiglio e i ministri possono infatti impugnare per non presentarsi alle udienze, e chiederne pertanto il rinvio, non solo gli impegni correlati al loro ruolo istituzionale ma anche la preparazione e le conseguenze di quegli stessi impegni. In questa maniera, per il presidente del consiglio resta comunque molto agevole rallentare i processi sino a rendere certa la prescrizione facile.
Il primo dei due quesiti referendari sull’acqua chiede di abrogare le norme che affidano a soggetti privati scelti attraverso gara, oppure a società miste in cui il soggetto privato detenga almeno il 40%, la gestione del servizio idrico. Il secondo chiede di abrogare la norma che consente ai gestori privati di aumentare le bollette del 7% al solo scopo di recuperare il capitale investito.
Il primo referendum prende di mira quella che a tutti gli effetti si configura come la privatizzazione formalmente della gestione dei servizi idrici, ma sostanzialmente dell'acqua pubblica. Il secondo ci concentra sul "cavallo di Troia" che, introducendo la logica del profitto nella gestione dell'acqua, ha aperto la strada alla sua privatizzazione.
lunedì 9 maggio 2011
I giovani di Sinistra Ecologia Libertà ricordano la Costituzione - Comunicato del 9 maggio 2011

L’incontro dal titolo “Costituzione della Repubblica Italiana: la storia, il presente e le riforme”, ha beneficiato della partecipazione della dott.ssa Anna Linda Papa, componente della Direzione Provinciale di SEL Siracusa, che ha relazionato sull’argomento, proponendo inizialmente un’analisi storica sulle motivazioni e lo spirito che hanno caratterizzato la stesura del documento a cura dell’Assemblea Costituente: “Tra le caratteristiche della Costituzione Italiana, sicuramente vanno ricordate la sua rigidità nella possibilità di modifica, la forma scritta e il carattere programmatico. Inoltre essa è il risultato di uno storico compromesso tra le forze politiche antifasciste del paese, in particolare la Democrazia Cristiana, il Partito Socialista e il Partito Comunista”.
È seguito un approfondimento di alcuni degli articoli, in particolare i primi 13 che tutelano i principi fondamentali della Repubblica Italiana.
Sono state ricordate anche le modifiche già attuate, come l’autonomia per le regioni a Statuto Speciale e l’abolizione dell’esilio dei Savoia dall’Italia, i tentativi di correzione non andati a buon fine, come la riforma federalista del 2006 bocciata dal referendum, e gli argomenti oggetto della discussione attuale, come l’annunciata riforma della giustizia.
Fabio Fancello, componente del coordinamento locale, ha ricordato che “l’incontro fa parte di una serie di eventi che l’area giovanile del circolo SEL di Palazzolo ha intenzione di realizzare, come attività di auto-formazione e di approfondimento su tematiche importanti per la discussione politica attuale, che aiutino i giovani a sviluppare un proprio senso critico su di esse”.
Il Coordinamento Comunale
Sinistra Ecologia Libertà di
Palazzolo Acreide
lunedì 2 maggio 2011
Costituzione della Repubblica Italiana - La storia, il presente e le riforme
Relaziona la dott.ssa Anna Linda Papa, componente della Direzione Provinciale di SEL Siracusa.