martedì 14 febbraio 2012

Un'accoglienza sostenibile, dar voce a chi non ce l'ha


Il circolo Sinistra Ecologia Libertà di Palazzolo Acreide esprime soddisfazione per la riuscita dell’evento di sabato scorso 11 febbraio, con la presentazione del libro “I volti del primo marzo, voci da un’altra Italia” e del documentario “Fuori da Mineo” del collettivo frameOFF.

Un modo per sensibilizzare la cittadinanza su un tema delicato quanto controverso come quello dell’immigrazione.

All’incontro, coordinato da Concetta Caruso, giovane componente del coordinamento locale, hanno partecipato alcuni degli autori del libro, Francesco Di Martino e Rosario Cauchi e il collettivo frameOFF, raccontando la genesi e l’oggetto dell’opera, ovvero la manifestazione del 1 marzo 2010 che ha coinvolto i lavoratori stranieri del nostro paese in uno sciopero di rivendicazione dei propri diritti e di dimostrazione della loro importanza nella nostra società.

Accanto a loro Stefania Radici, responsabile per le politiche giovanili e il precariato di Sinistra Ecologia Libertà Sicilia, che ha parlato del ruolo imprescindibile dei migranti nella nostra economia e dello sfruttamento di cui spesso sono vittime, e Antonio Mazzeo, peace-researcher e giornalista, in prima linea sui temi dell’immigrazione e dell’antimafia, che si è soffermato sulle condizioni dei CIE in Italia, in particolare quello di Mineo, richiamando l’attenzione sul fatto che si tratta di pessimi esempi delle politiche immigratorie dei governi degli ultimi anni, che si stanno imponendo come modello per la Sicilia e l’Italia del futuro.

A conclusione dell’evento la proposta del circolo SEL di Palazzolo alla comunità, da parte di Fabio Fancello, del coordinamento locale: “Crediamo che ogni organizzazione politica che abbia l’ambizione di creare un nuovo modello di società, debba necessariamente partire dalla creazione di un senso civico diverso tra i cittadini, con la cultura come mezzo per raggiungere questo obiettivo. Per questo abbiamo scelto il tema dell’immigrazione, argomento scomodo che sicuramente non serve a creare consenso, ma che da solo può bastare a dare un senso all’esistenza di qualunque organizzazione associativa o politica, ultimamente contestate proprio con l’accusa di essere troppo distanti dalle tematiche sociali. Vorremmo confrontarci anche con le altre realtà politiche e associative della nostra comunità e lanciare delle proposte all’Amministrazione Comunale, che purtroppo oggi è assente, della quale non facciamo parte ma in cui speriamo di trovare un interlocutore serio e sensibile. Il Consiglio Comunale precedente, con propria delibera, ha completato l’iter per la costituzione della Consulta degli stranieri, un organo di riferimento per tutte le comunità straniere che vivono già nella nostra città, consentendo loro di far sentire la propria voce, di sentirsi integrati nella nostra comunità esprimendo idee e opinioni su come migliorare la loro vita e la nostra in questo paese. Ne chiediamo la messa in funzione nel più breve tempo possibile, chiedendo inoltre all’Amministrazione di mostrare più decisione nel seguire progetti come quelli per la costituzione di un centro S. P.R.A.R. (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati), ovvero di una struttura attrezzata per l’accoglienza per migranti, già sfuggiti al nostro comune nel recente passato, proprio perché non seguiti adeguatamente. Crediamo si tratti di strutture utili sicuramente dal punto di vista umanitario, ma anche da quello occupazionale, considerata la richiesta di professionalità che genererebbero.”

Ci si augura di poter continuare il percorso intrapreso con altri eventi ed iniziative sull’impegno civile e sociale, che possano coinvolgere attivamente la comunità, dimostrando che la buona politica esiste quando si caratterizza di azioni concrete e disinteressate.



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