Gent.mo Sig. Sindaco,
apprendiamo
dalla stampa di una delibera di Giunta che, sicuramente, ha il merito di
incentivare una campagna di sensibilizzazione a favore dei cani randagi, al
fine di ridurne la permanenza in canile e di assicurare il loro benessere. Si intuisce,
anche se non detto, l’obiettivo di ridurre i costi di mantenimento a carico del
Comune. Operazione, quest’ultima, pregevole.
È,
indubbiamente, un tema importante su cui l’Amministrazione si impegna per
contenere il fenomeno del randagismo, offrendo una casa ad animali poco
fortunati.
Ritenendo
valido l’impegno e comprendendo l’utilità di incentivare l’adesione di più
persone al progetto, il prelievo di contributi dalle casse comunali, tuttavia, desta
perplessità se rapportato ad altre lodevoli iniziative a cui l’Amministrazione
si è sottratta per supposta carenza di fondi e, questo, in definitiva, a danno della
Sua riconosciuta sensibilità. Carenza smentita dall’odierna iniziativa sui
randagi.
Da
quasi un anno, e veniamo alle perplessità, in c.da Serrascimone, "trascorre la vita” (è il caso di dire)
una comunità di migranti richiedenti asilo, in attesa di conoscere il proprio destino,
pendente, ancora, dalle decisioni degli Organismi preposti.
Per
tutto il tempo trascorso ai migranti, sostenuti da organizzazioni sociali e
politiche, tra cui la nostra, è unanimemente riconosciuta una lodevole capacità
di integrazione con la popolazione locale, dimostratasi, anch’essa, aperta e
accogliente.
Hanno
manifestato, sempre, un grande debito di riconoscenza nei confronti di questa
città per quanto ricevuto umanamente e
materialmente. È naturale, quindi, ed è comprensibile, umanamente, la loro
aspirazione a vivere meglio ed in un modo più partecipato.
Per
spiegare le perplessità, entriamo nel merito di un progetto PON, predisposto da
un Istituto Scolastico di Palazzolo. Si offriva loro l’occasione di abbattere
una delle barriere più difficili per un migrante, la possibilità, cioè, di
apprendere la lingua della popolazione ospitante, la lingua italiana ed una
formazione civica.
Lo
studio, con prove finali, avrebbe determinato un’attestazione utile di livello
europeo, necessaria, tra l’altro, per un eventuale inserimento lavorativo,
nonché per una più confacente valutazione da parte delle Commissioni preposte e
chiamate a riconoscere il loro status.
Il
Progetto, di rilevante capacità integrativa, ha determinato l’impegno di
volontari, tra cui i giovani del nostro Circolo, per raccogliere le adesioni
dei migranti “palazzolesi”, a sostegno dell’iniziativa dell'Istituto,
consentendo la formazione delle classi.
L’avvio
del progetto, da tenersi in ore serali e di inverno, è stato purtroppo impedito
dall’impossibilità di trasferimento dei migranti, con idoneo mezzo, dalla loro
residenza, a pochi chilometri dal paese, alla scuola e viceversa.
Un
appello all’Amministrazione Comunale ad intervenire col proprio pulmino, non
più di due volte la settimana e fino al raggiungimento delle ore previste di frequenza,
da informazioni pervenute dai proponenti il Progetto, risulta respinto per
mancanza di risorse economiche.
Risposta
che alla luce del merito odierno sui randagi desta quantomeno perplessità, se
non la si vuole definire mendace.
Un
impegno minimo per il carburante e per l’autista, consentendo a quest’ultimo un
recupero compensativo dell’impegno extra, avrebbe potuto rendere grande merito all’Amministrazione,
per impegno umanitario e per sensibilità,
a fronte di un fenomeno il più delle volte tragico.
L’Amministrazione,
a suo tempo, ha lamentato di essere stata avvisata un paio di giorni prima
dell’arrivo dei ragazzi di c.da Serrascimone. Se così non fosse stato, cioè se
avvisata in tempo, quale contributo avrebbe dato per una causa di così alto
contenuto sociale?
Il
procedere dell’Amministrazione, nell’uno e nell’altro caso (randagi e migranti)
lascia pensare ad un incidente di percorso. Ma viene da chiedersi, di
conseguenza, se la stessa abbia o no un preciso ordine delle priorità, se prima
viene l’animale o l’uomo, pur riconoscendo che entrambi i generi, come nel
nostro caso, non sono idonei a far sentire il proprio peso dal punto di vista
elettorale.
Dopo
la superiore riflessione, dando seguito a precedente sollecito, La invitiamo a
suggerire alla Sua parte politica consiliare di dar seguito alla costituzione
della Consulta degli stranieri e a far sì che la Giunta Comunale possa dare un
risvolto sociale più sensibile ed “umano” alle proprie deliberazioni, definendo opportunamente,
e in tal senso, la priorità dei propri atti.
Confidando
in una Sua attenta valutazione su quanto sopra, con l’auspicio di una attenta
riflessione sulla necessaria priorità delle scelte, Le porgiamo cordiali
saluti.
Palazzolo
Acreide, 26 aprile 2012
Per il Circolo S.E.L. di Palazzolo Acreide
Il
Coordinatore
Fabio
Fancello
(Prot. 27 aprile 2012)
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