giovedì 26 aprile 2012

Lettera Aperta al Sindaco del Comune di Palazzolo Acreide


 

Gent.mo Sig. Sindaco,
apprendiamo dalla stampa di una delibera di Giunta che, sicuramente, ha il merito di incentivare una campagna di sensibilizzazione a favore dei cani randagi, al fine di ridurne la permanenza in canile e di  assicurare il loro benessere. Si intuisce, anche se non detto, l’obiettivo di ridurre i costi di mantenimento a carico del Comune. Operazione, quest’ultima, pregevole.

È, indubbiamente, un tema importante su cui l’Amministrazione si impegna per contenere il fenomeno del randagismo, offrendo una casa ad animali poco fortunati.

Ritenendo valido l’impegno e comprendendo l’utilità di incentivare l’adesione di più persone al progetto, il prelievo di contributi dalle casse comunali, tuttavia, desta perplessità se rapportato ad altre lodevoli iniziative a cui l’Amministrazione si è sottratta per supposta carenza di fondi e, questo, in definitiva, a danno della Sua riconosciuta sensibilità. Carenza smentita dall’odierna iniziativa sui randagi.

Da quasi un anno, e veniamo alle perplessità, in c.da Serrascimone, "trascorre la vita” (è il caso di dire) una comunità di migranti richiedenti asilo, in attesa di conoscere il proprio destino, pendente, ancora, dalle decisioni degli Organismi preposti.

Per tutto il tempo trascorso ai migranti, sostenuti da organizzazioni sociali e politiche, tra cui la nostra, è unanimemente riconosciuta una lodevole capacità di integrazione con la popolazione locale, dimostratasi, anch’essa, aperta e accogliente.

Hanno manifestato, sempre, un grande debito di riconoscenza nei confronti di questa città  per quanto ricevuto umanamente e materialmente. È naturale, quindi, ed è comprensibile, umanamente, la loro aspirazione a vivere meglio ed in un modo più partecipato.

Per spiegare le perplessità, entriamo nel merito di un progetto PON, predisposto da un Istituto Scolastico di Palazzolo. Si offriva loro l’occasione di abbattere una delle barriere più difficili per un migrante, la possibilità, cioè, di apprendere la lingua della popolazione ospitante, la lingua italiana ed una formazione civica.

Lo studio, con prove finali, avrebbe determinato un’attestazione utile di livello europeo, necessaria, tra l’altro, per un eventuale inserimento lavorativo, nonché per una più confacente valutazione da parte delle Commissioni preposte e chiamate a riconoscere il loro status.

Il Progetto, di rilevante capacità integrativa, ha determinato l’impegno di volontari, tra cui i giovani del nostro Circolo, per raccogliere le adesioni dei migranti “palazzolesi”, a sostegno dell’iniziativa dell'Istituto, consentendo la formazione delle classi.

L’avvio del progetto, da tenersi in ore serali e di inverno, è stato purtroppo impedito dall’impossibilità di trasferimento dei migranti, con idoneo mezzo, dalla loro residenza, a pochi chilometri dal paese, alla scuola e viceversa.

Un appello all’Amministrazione Comunale ad intervenire col proprio pulmino, non più di due volte la settimana e fino al raggiungimento delle ore previste di frequenza, da informazioni pervenute dai proponenti il Progetto, risulta respinto per mancanza di risorse economiche.

Risposta che alla luce del merito odierno sui randagi desta quantomeno perplessità, se non la si vuole definire mendace.

Un impegno minimo per il carburante e per l’autista, consentendo a quest’ultimo un recupero compensativo dell’impegno extra, avrebbe potuto rendere grande merito all’Amministrazione, per impegno umanitario e per  sensibilità, a fronte di un fenomeno il più delle volte tragico.

L’Amministrazione, a suo tempo, ha lamentato di essere stata avvisata un paio di giorni prima dell’arrivo dei ragazzi di c.da Serrascimone. Se così non fosse stato, cioè se avvisata in tempo, quale contributo avrebbe dato per una causa di così alto contenuto sociale?

Il procedere dell’Amministrazione, nell’uno e nell’altro caso (randagi e migranti) lascia pensare ad un incidente di percorso. Ma viene da chiedersi, di conseguenza, se la stessa abbia o no un preciso ordine delle priorità, se prima viene l’animale o l’uomo, pur riconoscendo che entrambi i generi, come nel nostro caso, non sono idonei a far sentire il proprio peso dal punto di vista elettorale.

Dopo la superiore riflessione, dando seguito a precedente sollecito, La invitiamo a suggerire alla Sua parte politica consiliare di dar seguito alla costituzione della Consulta degli stranieri e a far sì che la Giunta Comunale possa dare un risvolto sociale più sensibile ed “umano” alle  proprie deliberazioni, definendo opportunamente, e in tal senso, la priorità dei propri atti.

Confidando in una Sua attenta valutazione su quanto sopra, con l’auspicio di una attenta riflessione sulla necessaria priorità delle scelte, Le porgiamo cordiali saluti.

Palazzolo Acreide, 26 aprile 2012

Per il Circolo S.E.L. di Palazzolo Acreide
Il Coordinatore
Fabio Fancello


(Prot. 27 aprile 2012)

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