I beni culturali sono una delle principali risorse di questo Paese ed una politica quantomeno attenta dovrebbe usare questo straordinario bene per creare posti di lavoro e turismo, riorientando l’economia e gli investimenti.
Vogliamo sostituire la parola “consumo” con la parola “cura”: dell’ambiente, del territorio, del patrimonio artistico e culturale.
La lottizzazione e la cementificazione di zone limitrofe ai più importanti siti archeologici della nostra città sono inaccettabili; come lo è la proposta amministrativa che porterebbe ad avere, sostanzialmente, un parco archeologico a macchia di leopardo e non territorialmente continuo.
Sono già troppe le edificazioni esistenti, spesso realizzate stravolgendo il piano regolatore, per un paese demograficamente in regresso; troppe le case del centro storico abbandonate, chiuse, in cerca di una rivalutazione.
Palazzolo ha circa 2300 anni di storia, dall’eneolitico al liberty. È giunto il momento di una scelta: diventare la perla degli Iblei, polo di attrazione e meta turistica per la nostra storia, la cultura, l’arte e la tradizione; oppure si vuole essere l’ennesimo esempio di degrado urbano siciliano?
Il nostro territorio dovrebbe rilanciare i settori dell’agricoltura, dell’artigianato e dei beni culturali, nostri storici punti di forza.
Investire in beni culturali, ad esempio, consentirebbe la realizzazione di una grande opera di riqualificazione, coinvolgendo le nuove generazioni di competenze ed esperti nel settore, che oggi non riescono ad inserirsi nel mondo del lavoro.
Lo studio e la valorizzazione architettonica condurrebbero, anche, a rendere il centro storico una fonte di lavoro per il settore edilizio palazzolese, mettendo in atto il Piano Particolareggiato che, da troppo tempo, l’Amministrazione tarda ad attuare.
Incuria, mancato rispetto e disinteresse diffuso per la storia e la tradizione sono sintomi di un Paese che si perde ogni giorno di più.
Circolo di Sinistra Ecologia Libertà
Palazzolo Acreide
Circolo Il Megafono
“Palazzolo capitale degli Iblei”
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